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Masseria Torre Coccaro > 23 ottobre 2010

Ottobrata - Valentina Vetturi e Silvia Giambrone

a cura di Galleria Bonomo

Il progetto Ottobrata nasce da un'idea dei curatori Lino Sinibaldi e Antonella Spano, al fine di creare stretti rapporti di reciprocità tra gli artisti e il contesto territoriale, attraverso lo sviluppo di percorsi inediti di riflessione e di interpretazione dei tradizionali luoghi della campagna pugliese, invitando Valentina Vetturi e Silvia Giambrone a trascorrere un periodo di residenza presso la Masseria Torre Coccaro. Entrambe le artiste hanno sperimentato una nuova metodologia comunicativa con il luogo e le persone che lo vivono quotidianamente, focalizzando l'attenzione su una percezione dilatata dello spazio e del tempo.
La Macchina del Tempo, l'opera di Valentina Vetturi, composta da un intervento installativo e da una pubblicazione, nasce da un senso di spaesamento generato dalla disponibilità di un tempo moltiplicato e rallentato, e dall'interazione con il personale della Masseria Torre Coccaro. Se l'opera di Valentina Vetturi parte da un dato interiore per estendersi ad un'indagine collettiva, nel lavoro di Silvia Giambrone il biancore abbagliante della luce esterna, amplificato dal riflesso della calce bianca che caratterizza le architetture pugliesi, avvolge la dimensione intima del suo Diario Bianco.


Valentina Vetturi
nasce nel 1979 a Reggio Calabria, vive e lavora a Bari.
Dopo la laurea in Giurisprudenza, consegue il Master in Arte, Paesaggio e Architettura presso il Politecnico di Milano e inizia la sua indagine sui rapporti socio-politici tra individui e collettività nella contemporaneità. I suoi interventi forzano la percezione ordinaria del quotidiano, attraverso l'inserimento di elementi esterni che mirano a scardinare il flusso della normalità e la sua percezione abituale, interagendo e interrogando il pubblico. Nel 2008, insieme ad Anna Lovecchio, ha fondato Radice Quadrata, un'associazione che si occupa dello sviluppo dei linguaggi artistici e curatoriali, e in occasione della 54° Biennale di Venezia, ha presentato Un Viaggio, un intervento ambientale e performativo esito dell'incontro tra l'artista e una giovane donna georgiana, attraverso un percorso che parte dalla Grecia, attraversa la Turchia e giunge in Georgia, ideato per lo Spazio Norbert Salenbauch, promosso dalla Galleria Bonomo di Bari, con il supporto di Masseria Torre Coccaro e della Romano Exhibit.
www.sottobosco.net



Silvia Giambrone
nasce nel 1981 ad Agrigento, vive e lavora a Roma.
È tra i fondatori di 26cc Artist Space di Roma, dove tra il 2007 e il 2008 ha tenuto il seminario Arte e Femminismo, presso la cattedra dei Fenomenologia delle Arti Contemporanee della Prof. Cecilia Casorati all'Accademia di Belle Arti.
Le sue installazioni, video e performance indagano la dimensione individuale, come corpo e anima, come donna e come artista, in relazione al contesto in cui si collocano. Nei suoi lavori il pubblico viene indotto a riflettere sui principali concetti di cui è pervasa la nostra vita quotidiana, come il desiderio, il potere e l'inibizione sociale, analizzando la genericità dei suoi linguaggi che spesso impedisce una visione autentica della realtà.
Nel 2006 è stata selezionata per il Premio Giovani Artisti promosso dalla Fondazione Agnelli di Torino e nel 2009 ha ricevuto il Premio Epson FAR di Venezia.
www.silviagiambrone.com

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